Dal gruppo di specializzandi della Radiologia UPO, coordinati dal professor Alessandro Carriero, arriva un importante studio sull’accuratezza della tomografia computerizzata del torace nella diagnosi del Covid-19, recentemente pubblicato sull’European Journal of Radiology.
Fin dall’accendersi dell’emergenza sanitaria, Zeno Falaschi, Pietro S.C. Danna, Roberto Arioli, Alessio Pasché, Domenico Zagaria, Ilaria Percivale, Stefano Tricca e Stefano Andreoni, coordinati dal prof. Carriero e dalla dott.sa Michela Barini, avevano iniziato a raccogliere in un database tutti i dati dei pazienti che, presso l’Ospedale “Maggiore della Carità” di Novara, eseguivano una tomografia computerizzata (TC) del torace a causa di un sospetto contagio da Covid-19.
Poco tempo dopo in Cina venivano pubblicati primi articoli dedicati all’accuratezza diagnostica della tomografia computerizzata, utilizzando come standard di riferimento il tampone nasofaringeo.
La comparazione tra i dati provenienti dalla Cina e i primi dati raccolti a Novara metteva in evidenza la maggiore accuratezza e specificità della realtà novarese. Ciò ha spinto il gruppo di specializzandi UPO a proseguire la raccolta dei dati per poter giungere a un numero adeguato di esami per poter essere inclusi in uno studio.
Dopo mesi di lavoro e 773 esami di tomografia computerizzata raccolti, è stato avviato il confronto con i risultati dei tamponi: gli esami TC sono stati considerati positivi o negativi per COVID-19 sulla base del consensus statement* della società radiologica del Nord America.
«L'accuratezza della tomografia computerizzata da noi riscontrata – hanno spiegato il dott. Zeno Falaschi e il dott. Pietro Danna, primi firmatari dello studio – è stata superiore alle aspettative, con valori di sensibilità, specificità e accuratezza di 90.7%, 78.8% e 85.9%. Abbiamo anche eseguito un'analisi approfondita dei casi in cui la tomografia computerizzata e il tampone hanno dato risultati discordanti ottenendo risultati interessanti; in particolare alcuni pazienti con tampone negativo ma TC positiva sono stati ciononostante isolati trattati per COVID, così come alcuni pazienti con entrambi i test negativi. I nostri dati supportano l’uso della TC come utile strumento nel percorso diagnostico, soprattutto nelle situazioni di emergenza in cui le risorse sono limitate».
*= Documento sviluppato da un gruppo indipendente di esperti riunito per rivedere la letteratura allo scopo di avanzare la comprensione di un problema, procedura o metodo.