Si sta tenendo in questi giorni il Virtual Congress della European Hematology Association (EHA), evento che conta più di 20.000 adesioni online da tutto il mondo. Il congresso avrebbe originariamente dovuto tenersi a Francoforte. La struttura di Ematologia UPO, coordinata dal professor Gianluca Gaidano, è stata invitata a parlare di COVID-19 e linfomi in una sessione live dedicata all'Ematologia in tempo di pandemia tenutasi il 14 giugno e che ha coinvolto relatori da USA, Germania e Italia.
COVID-19 ha avuto un forte impatto sui malati oncoematologici, che presentano un particolare rischio di infezione a causa della immunosoppressione connessa alla malattia e alle terapie antineoplastiche sia chemioterapiche sia con alcuni farmaci “target” innovativi.
L’Ematologia UPO si è impegnata fin dall’inizio della pandemia su vari fronti a definire strategie di management per i pazienti ematologici:
- promuovendo e organizzando, nel contesto di EHA e Chinese Society of Hematology, un incontro pilota e un webinar internazionale con gli ematologi di Wuhan per comprendere meglio gli effetti dell’infezione sulle malattie oncoematologiche;
- partecipando alla redazione di una “Expert Opinion” (in press sulla rivista di EHA) su COVID-19 e malattie linfoproliferative in un panel di esperti internazionali (Italia, Spagna, Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Svizzera);
- partecipando con una invited talk alla sessione COVID-19 dell'EHA-25 Virtual Congress